Il Castello di Lettere e l’Insediamento Protostorico di Longola


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Il Castello di Lettere e l’Insediamento Protostorico di Longola

Struttura militare  in uso dal X secolo fino al termine della dominazione aragonese, il Castello di Lettere, dopo un periodo di abbandono, che l'ha ridotto ad un rudere, è stato recentemente restaurato e reso visitabile. Ad un'altezza di circa 340 metri, sulla collina di San Nicola del Vaglia, fu costruito probabilmente sotto Mansone I di Amalfi dopo la conquista del borgo di Castrum Licterensis da parte degli Amalfitani: la principale funzione della struttura era quella di confine e prevenire eventuali attacchi dal golfo di Napoli al ducato di Amalfi. il castello inoltre proteggeva entro le sue mura una chiesa, alcune abitazioni e diverse botteghe. Spade, corpetti, elmi, alabarde, asce da battaglia, balestre e stemmi, conservate e visibili in una delle torri, ci consentiranno un tuffo nel Medioevo, mentre il meraviglioso spettacolo a cui è possibile assistere dal Mastio, il principale torrione del Castello, va dalla penisola sorrentina ai Campi Flegrei, dall’entroterra vesuviano a quello dell’agro-nocerino-sarnese, lasciando senza fiato. A pochi passi il Parco archeologico Naturalistico di Longola, con parte di un villaggio perifluviale risalente al II millennio a.C. che rappresenta un caso eccezionale nell'ambito della protostoria europea e che testimonia l’evoluzione culturale ed economica dell’area per la quale svolse un ruolo importantissimo il fiume Sarno, anticamente navigabile ed adorato come un Dio, il quale proteggeva i rapporti con le popolazioni circostanti e consentiva gli scambi commerciali tra l'entroterra ed il più ampio mercato tirrenico, se non addirittura mediterraneo. L'insediamento protostorico di Longola, inoltre, rappresenta un capolavoro d'ingegneria idraulica in quanto il sito, inizialmente paludoso, fu bonificato ricavando artificialmente, mediante canali navigabili, rafforzati ai bordi da palificazioni e travi squadrate, degli isolotti sui quali erano costruite delle capanne, con al centro un focolaio e con tetto a doppio spiovente. 

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