Pompei e Velia
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Pompei e Velia
Patrimonio dell’UNESCO, i templi greci di Paestum, costruiti tra VI e V secolo a.C., sono tra gli edifici templari meglio conservati dall’età classica. Sin dal ‘700 il sito ha attirato viaggiatori ed artisti come Piranesi e Goethe. Dal 1998, Paestum è patrimonio dell’UNESCO. Furono coloni provenienti dalla città di Sibari a fondare l’antica Poseidonia, intorno al 600 a.C. Tra i templi era collocato il “mercato”, cioè la piazza centrale dove si tenevano le assemblee dei cittadini e si venerava la tomba del mitico fondatore di Paestum. Le più antiche testimonianze dell’insediamento greco sono state rinvenute nei santuari urbani, nelle tombe individuate fuori le mura e nel santuario di Hera Argiva mentre i resti di case, terme e botteghe risalgono in gran parte all’età imperiale romana (I-V secolo d.C.). Velia, famosa per la scuola di filosofia di Parmenide e Zenone, narra la storia di una grande città della Magna Grecia con i suoi cittadini, la sua vita quotidiana, i suoi spazi pubblici e privati. Fondata nel 540 a.C. ad opera degli abitanti di Focea, città dell’attuale Turchia, che lasciarono la madrepatria perché assediati dai Persiani, la città fu chiamata Hyele, dal nome di una sorgente, e poi Elea e Velia in età romana. La città occupa una parte alta, l’acropoli, e i retrostanti pendii collinari ed è circondata da un ampio circuito di mura con la straordinaria “Porta Rosa”, il più antico esempio di arco a tutto sesto d’Italia.