I Luoghi dello Spirito: l’abbazia di Montevergine e S. Gerardo a Materdomini


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I Luoghi dello Spirito: l’abbazia di Montevergine e S. Gerardo a Materdomini

L’abbazia di Montevergine ed il Santuario di Materdomini sono le più importanti mete di pellegrinaggio di un territorio ricco di antiche testimonianze e dalla grande spiritualità. Già ai tempi di Guglielmo da Vercelli, egli stesso pellegrino in vari luoghi santi, che eresse nel primo quarto del XII secolo sul Partenio un faro di vita monastica e di devozione mariana, erano tanti i pellegrini che salivano a Montervegine, perché attratti dalle virtù e dai miracoli del Santo, ma anche dalla devozione e dall’amore dello stesso verso la Madonna, indicata come via sicura che porta al cielo. Montevergine diventava quindi un punto di riferimento importante per la devozione mariana e, ad invocare Maria Santissima, andavano davvero tutti, dagli umili ai grandi sovrani, passando anche per illustrissimi religiosi. Numerose le tradizioni e gli aspetti folcloristici annessi al pellegrinaggio: tra queste, ad esempio, la cosiddetta arretanata, una sfida tra i carri più veloci sulla via del ritorno, la cantata ‘a figliola, una gara tra cantautori improvvisati a suon di rime e note musicali sulla narrazione delle glorie della Vergine e dei miracoli da Lei compiuti, la “juta” alla vigilia del giorno di Maria la “candelora”, tra sacro e profano. Alla visita alla moderna Abbazia, dominata dal dipinto della mamma schiavona accolto da un trono marmoreo e bronzeo, è annessa quella alla basilica antica, di stile gotico, custode di preziosità quali l’altare maggiore, il coro ligneo, l’organo, le cappelle, senza dimenticare la cripta di S.Guglielmo , il museo, la mostra permanente dei presepi, la sala degli ex voto e l’erboristeria. All’apparizione della Mater Domini su un sambuco ed al suo desiderio di veder costruita in suo onore una cappella, si deve la costruzione di una cappellina che divenne ben presto meta di molti pellegrinaggi. Con la venuta di Sant'Alfonso Maria de' Liguori nel 1748 fu costruito un collegio di Padri redentoristi che divennero, così, i custodi del luogo mariano. Qui il 16 ottobre 1755 morì san Gerardo Maiella, il cui culto ha affiancato quello per la Mater Domini, cosicchè all'antica chiesa è stata affiancata, dal 1974, quella del Redentore ed il museo gerardino.

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