Il Maschio Angioino e il Museo Civico
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Il Maschio Angioino e il Museo Civico
Costruito nel XIII secolo da Carlo I d’Angiò, che desiderava una residenza che contemporaneamente servisse da reggia e da fortezza, il Maschio Angioino o “Castrum Novum” divenne ben presto un centro in cui trovavano accoglienza artisti, medici e letterati, fra cui Giotto, Petrarca e Boccaccio. I successivi sovrani di Napoli apportarono modifiche alla struttura del Maschio, fino all'attuale definizione. Oggi il castello ospita il Museo Civico con un percorso che si articola tra la Sala dell'Armeria, la Cappella Palatina o di Santa Barbara, dove sono visibili affreschi di scuola giottesca, forse di mano dello stesso pittore, il primo ed il secondo piano della cortina meridionale, a cui si aggiungono la Sala Carlo V e la Sala della Loggia. Nell’ex-Sacrestia sono conservati oggetti, arredi sacri e opere di Caracciolo, Solimena, Giordano mentre un’altra sezione presenta dipinti di arte moderna. Il nuovo allestimento è stato ampliato ed arricchito di opere importanti, tra cui la collezione Ierace, dipinti e sculture provenienti da Palazzo San Giacomo e dalle donazioni Chiancone, Gatto, Renda e Tizzano.