Il Fiume di Lava
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Il Fiume di Lava
Il sentiero, adatto a tutti, permetterà di vivere l'emozione di passeggiare su una colata lavica, attorniati da un paesaggio quasi lunare. Escludendo alcuni tratti in pendenza, il selciato si presenta prevalentemente pianeggiante con un sottobosco ricco di essenze come l'euforbia, l'edera, la rosa selvatica e il tamaro, riconoscibile per i fusti rampicanti e le piccole bacche rosse che maturano in autunno, mentre in primavera è possibile ammirare alcune specie di orchidee. Salito un piccolo gradino ci si incanta davanti all'esplosione dei colori della macchia mediterranea: il giallo delle ginestre e dell'elicriso, il porpora della valeriana, il lilla della vedovina marittima, il bianco della carota selvatica. Il tratto di macchia mediterranea conduce al “fiume di lava”, colonizzato dal lichene pioniere Stereocaulon vesuvianum, che gli conferisce una tipica colorazione grigio-argentea. Lo sguardo si perde sul golfo partenopeo con le sue isole e sui versanti nudi del Vesuvio e quelli dei Cognoli di Giacca e di Trocchia del Monte Somma. La colata lavica risale all’eruzione del 1944, l’ultima avvenuta: furono emessi 21 milioni di metri cubi di lava, distrutti numerosi centri abitati e le ceneri giunsero fino in Albania.